Partita anche la Lunga Marcia Roma-L’Aquila!


Questa mattina è partito da Roma anche il secondo gruppo di marciatori: la meta odierna è Tivoli, ma anche loro convergeranno all’Aquila sabato 22 giugno con i marciatori già in cammino dall’Emilia e con le carovane in bicicletta della Transumanza a Pedali: insieme agli aquilani ci riapproprieremo del centro storico della città riempiendolo di piedi, pedali e cuori provenienti da tutta Italia.
Alla festa finale in Piazza Duomo ci allieteranno i Têtes de Bois sul celebre Palco a Pedali, ma soprattutto la gradita presenza di tutti i cittadini che vorranno unirsi a noi: venite a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, ma venite all’Aquila, facciamoci vedere e sentire!
Ne parla anche La Repubblica di oggi.
Intanto Buon Cammino a tutti i marciatori!

9 giugno 2013: Incontro con il Sindaco di Foligno

Domenica 9 giugno la Lunga Marcia per L’Aquila ha fatto tappa a Foligno, dove è stata ricevuta dal Sindaco della città che ha amichevolmente accolto la delegazione.
Visita della città e dei lavori di ricostruzione, quasi completati a distanza di 15 anni dal terremoto del 1997, guidati da Omero Savina.
In serata accoglienza presso la frazione di Capodacqua, ospiti della Fie Valle Umbra.

7 giugno 2013: Evento di incontro a Perugia

Evento di incontro a Perugia, nei locali della Torre presso il Bosco didattico di Ponte Felcino, alla presenza del vicesindaco di Perugia e del comitato per la ricostruzione di Spina (frazione del comuneu di Marsciano).
Nel corso dell’incontro è stato proiettato il documentario “Non chiamarmi terremoto” del progettro Edurisk promosso dalla Protezione Civile.
Di seguito il servizio di Marsciano7 sul passaggio della Lunga Marcia per L’Aquila a Spina:

Ermete Realacci porterà in Parlamento le nostre istanze

Siamo lieti di poter pubblicare la lettera inviata da Enrico Sgarella, presidente dell’associazione Movimento Tellurico, promotrice della Lunga Marcia per L’Aquila, a Ermete Realacci, attuale Presidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, seguita dalla gradita risposta ricevuta oggi dall’On. Realacci.


Caro Ermete, buongiorno.
Come ti avrà anticipato Vittorio, siamo in marcia (già dal 25 maggio) per raggiungere L’Aquila partendo da Novi di Modena.La camminata solidale vuole idealmente unire con una lunga sequenza di passi i luoghi dell’ultimo terremoto, quello dell’Emilia dell’anno scorso, con il cratere aquilano dove si è verificato l’evento sismico più significativo di questi ultimi anni.
Una seconda marcia partirà da Roma il 14 giugno per convergere a L’Aquila, dove le due marce arriveranno insieme il 22 Giugno.
Attraverseremo i territori di comuni che hanno nella loro storia la memoria di devastanti terremoti, come Gubbio (dove mi trovo in questo momento), Assisi, Foligno e poi Nocera, Camerino, Norcia e Avezzano nel percorso del ramo Ovest.
La Lunga Marcia per L’Aquila è (nei due percorsi) organizzata dalle Associazioni Movimento Tellurico e Circolo Naturalistico Novese in stretta collaborazione con Legambiente (Modena) e Federtrek e si propone come scopo
non solo di portare a L’Aquila la nostra solidarietà e quella delle comunità che incontreremo, ma anche coinvolgere gli abitanti, le istituzioni e soprattutto le scuole delle città che attraverseremo in un vasto dibattito sulla prevenzione dei danni provocati dai terremoti.
Fra le nostre proposte c’è infatti che venga approvata una legge che preveda l’integrale deducibilità dall’imposizione fiscale delle spese effettuate dai privati per la messa in sicurezza antisismica degli edifici.
Nell’apprendere che il Governo aveva finalmente inserito anche le opere per la messa in sicurezza antisismica fra quelle che potranno usufruire del bonus fiscale non abbiamo che potuto apprezzare tale decisione (che ho immediatamente attribuito alla tua presenza nella commissione).
Tuttavia riteniamo che la messa in sicurezza antisismica (come quella per la messa in sicurezza dal dissesto idreogeologico) non vada messa sullo stesso piano di una ristrutturazione qualsiasi, sia pure per risparmio energetico.
Infatti chi interviene con onerosi interventi antisismici non lo fa solo per interessi propri MA ANCHE nell’interesse comune. Una casa che non crolla infatti non fa morti e non richiede le successive onerosissime spese per la ricostruzione (a partire dallo sgombero dei calcinacci)
Inoltre un grande progetto nazionale per la messa in sicurezza del territorio dai rischi del dissesto idrogeologico e per una seria prevenzione antisismica sarebbe un motore inesauribile per una BUONA CRESCITA diffusa sul territorio, con migliaia di cantieri che potrebbero dare lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori (e meno infiltrabili dalla mafia come le cosidette grandi opere, Ti ricordi cosa ha detto Don Ciotti a Bari a proposito del ponte di Messina…) Questa sarebbe davvero una grande opera da fare subito!
Cercheremo di formare un comitato (fra tutti i contatti che abbiamo stabilito quest’anno nel corso di questa “semina” per una proposta di legge d’iniziativa popolare che renda deducibili al 100% le spese di messa in sicurezza antisismica e senza termine di scadenza.
NOI PARTIREMO IL 14 GIUGNO DA PIAZZA SEMPIONE PER LA PRIMA TAPPA DELLA LUNGA MARCIA PER L’AQUILA (DA ROMA) E CI PIACEREBBE DAVVERO AVERE UN INCONTRO IN QUELL’OCCASIONE.
In ogni caso mi farebbe piacere poterTi illustrare l’iniziativa nei particolari (in ogni caso trovi notizie su www.lungamarciaperlaquila.it e su Facebook
Un cordiale saluto e scusa la lunghezza della mail,
Enrico Sgarella
 
La risposta di Ermete Realacci:
Caro Enrico,
sì, mi aveva anticipato tutto Vittorio! Grazie del messaggio e complimenti per la bella iniziativa. Condivido le tue osservazioni e come vedrai dal testo della risoluzione approvata in VIII Commissione Ambiente l’impegno del Governo è quello di estendere lo sgravio agli interventi per la sicurezza antisismica. Il mio impegno perciò ci sarà anche in Aula in sede di conversione del decreto affinché la misura per la sicurezza contro i terremoti divenga legge.
Buona marcia e un abbraccio!
Ermete
Realacci ha gentilmente allegato alla sua risposta anche il documento della risoluzione approvata: per scaricarne una copia in formato Word clicca qui:
Realacci – Risoluzione approvata

5 giugno 2013: da Pietralunga a Gubbio

Si riparte diretti verso Gubbio!

La fioritura delle ginestre scoppia di primavera.

Anche se in cielo continuano ad addensarsi nuvole…

Ma canta che ti passa!

I sorrisi di Elisa e di Ermes.

E ricomincia a sorridere anche il cielo.

Mimmo ed Enrico: bravi, siete quasi arrivati a Gubbio!

E anche questa tappa della Lunga Marcia per L’Aquila è felicemente giunta a destinazione.

(grazie per le fotografie a Silva Ferretti ed Elisa Semeghini)

4 giugno 2013: da Pieve de' Saddi a Pietralunga

Lasciamo Pieve de’ Saddi, di cui porteremo con noi un caro ricordo.

E si prosegue ancora verso sud, attraverso gli splendidi paesaggi umbri.

Con la guardia forestale che illustra ai marciatori il percorso da fare.

Foto di gruppo con la guardia forestale, a cui abbiamo donato una maglietta della Lunga Marcia per L’Aquila.

L’Umbria non è avara di scorci suggestivi.

Anche nella stanchezza, i nostri marciatori sorridono sempre.

(grazie per le foto a Elisa Semeghini)

3 giugno: da Città di Castello a Pieve de' Saddi

Dopo le più nutrite tappe del fine settimana, il gruppetto dei marciatori rimasti saluta Città di Castello e si rimette in cammino.


Francesco, Vincenzo e Giuseppe, preziosissime guide autoctone.

Un momento di meritato riposo.

E si giunge a Pieve de’ Saddi, la “pieve dei santi” in cui, secondo la tradizione, avvenne il martirio di San Crescentino, soldato romano del IV secolo, decapitato sotto l’imperatore Diocleziano per avere abbracciato la religione cristiana.

Passaggio di consegne.

La luculliana cena preparata da Alexia non è l’unica prova della calorosa accoglienza riservata ai marciatori.

Foto di gruppo con Alexia prima della ripartenza per Pietralunga.

(grazie per le foto a Elisa Semeghini ed Enrico Sgarella)

2 giugno: da Monterchi a Città di Castello

Si riparte da Monterchi… ed è subito Umbria.

 
I paesaggi umbri non hanno nulla da invidiare alle Alpi.

 
“Daniele, che fiore è questo?” e il nostro GuiDaniele Moschini estrae il libro delle risposte.

 
Le bufale si godono il sole dopo tanti giorni di nuvole e pioggia.

 
Ogni ingresso in un bosco è come entrare in un ambiente con l’aria condizionata.

 
Proseguiamo lungo la Via Francigena: Città di Castello è vicina, ma anche le nuvole…

 
Quasi arrivati a Città di Castello, ecco l’immancabile pioggia…

 
…ma terminata la pioggia, ecco un inatteso regalo, anzi: doppio regalo!

1 giugno: da Sansepolcro a Monterchi

Lasciata Sansepolcro, attraversiamo i campi della Valtiberina per raggiungere Monterchi.

 
In marcia verso Monterchi

 
Dopo una bella salita arriviamo ai piedi di Citerna, gioiellino di borgo che attraversiamo poco prima di arrivare a Monterchi.

 
Dal belvedere di Citerna abbracciamo con lo sguardo tutta la strada percorsa nei primi giorni della Lunga Marcia: praticamente tutta la fascia montana visibile da sinistra a destra e poi la piana nel mezzo fino a Citerna.

 
Foto ricordo sul belvedere di Citerna.

 
Mimmo ci ricorda che, come ben sa chiunque percorra l’A1 in direzione sud, a un certo punto della vita si giunge a un bivio in cui bisogna scegliere: o Roma, o Orte!

 
Manca ormai poco per la bella Monterchi, dolcemente adagiata nel verde.
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Sapevate che a Monterchi c’è un interessantissimo Museo delle Bilance?
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Ma soprattutto c’è questa bellissima signora, la Madonna del Parto di Piero della Francesca, che ci fermiamo a salutare e ammirare con le sapienti spiegazioni di Lorenzo, la nostra guida di oggi (nel buio della foto, i marciatori seduti a terra in ossequio):
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E ora il meritato ristoro!
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31 maggio: dal Rifugio La Spinella a Sansepolcro

31 maggembre 2013, Rifugio La Spinella: il terzo giorno di marcia si annuncia decisamente poco primaverile!

 
Ma i nostri prodi marciatori non si lasciano fermare dalla bruma e partono per l’avventura.

 
Il bosco avvolto in una nuvola si rivela un luogo fatato e accogliente. Qui il saluto tra i marciatori e un Abete di Douglas, dagli aghi deliziosamente profumati di chewingum al limone.

 
A Germagnano ci fermiamo a visitare la Società Agricola Cooperativa Extravaganti, che produce latte d’asina. Nel frattempo sentiamo la pioggia sul tetto sempre più intensa…

 
Qui uno dei soci della cooperativa, Filippo (che gestisce anche La Spinella e ha trasformato i 9 marciatori dei primi giorni in una famiglia), spiega a Silvano Tagliavini che il povero stallone della fattoria, di nome Marco, prima di accoppiarsi con le femmine deve prendere parecchi calci in bocca…

 
All’uscita dalla fattoria, la pioggia è finita e possiamo proseguire per Sansepolcro un po’ più asciutti.

 
Arrivati a Sansepolcro, non c’è niente di meglio di una bevanda calda al bar. I nostri scarponi sono tutti coordinati nello stesso color fango, di gran voga nel mese di maggembre. Anche la terza tappa a piedi è fatta!