“Appennino atto d’amore” di Paolo Piacentini

È uscito questo mese, pubblicato da Terre di Mezzo Editore, il volume Appennino atto d’amore. La montagna a cui tutti apparteniamo del nostro grande amico Paolo Piacentini, presidente di FederTrek, ideatore della Giornata Nazionale del Camminare, uomo di grande impegno civile e passione per il cammino e la montagna, che vive, sostiene e diffonde le nostre iniziative fin dalla nostra prima Lunga marcia per L’Aquila del 2012.

Siamo felici di formulare il nostro invito alla lettura condividendo le parole di un altro nostro grande amico e uomo di impegno e passione esemplari, Antonio Marchi, prezioso Tellurico dal 2013 in bicicletta, a piedi e soprattutto con il suo immenso cuore.


Nella pletora che ci assilla di libri-mezzi libri, fatti per essere venduti che letti o più per essere letti che meditati, ho atteso con interesse la pubblicazione del libro di Paolo Piacentini.

Per tutti i marciatori tellurici della “Lunga Marcia” Paolo Piacentini non è solo “la compagnia” ma anche l’istruttore, l’insegnante, il maestro che passo dopo passo ci indica la strada da percorre, racconta storie e esperienze di vita vissuta entrando con passione e amore nei temi a lui più cari della montagna.

Della sua ricchezza paesaggistica, delle difficoltà di chi la abita di come le associazioni, le istituzioni (ma anche tutti noi) possano fare qualcosa per un futuro più lieto e sostenibile del territorio appenninico dando la possibilità che chi lo abita possa rimanerci, lo fa dipendere molto da un mutamento culturale e da una nuova spinta alla spiritualità.

Paolo nel suo libro “Appennino Atto D’Amore” (un pane finalmente buono nel quale piantare i denti e da cui trarre nutrimento), non solo si racconta illuminandoci, ma mette le basi per un nuovo umanesimo, un vasto movimento di marciatori, un incontro di culture, richieste, progetti, una prospettiva di liberazione (perchè la montagna è libertà). Nel suo racconto la storia, i personaggi e le situazioni sono del tutto secondari rispetto al fluire del suo pensiero nella dimensione meditativa a cui davvero interessa introdurci. Paolo è come un artista che stende, nell’estesa parabola, la ricca materia dell’affresco. Infatti così è: la scena che vi si rappresenta è quella dell’uomo e del suo riscatto pagato e non quella di un debito indefinitamente pendente, quella di un Eden ritrovato e non rinviato indeterminatamente, quella della rivelazione e della possibile risurrezione.

La concezione di Paolo sta assolutamente all’estremo opposto dell’Utopia (a me cara): non ignora la fatica, la solitudine, il dolore; non rinvia a un bene futuro, ma dice a chi lo legge: apri gli occhi e accorgiti della gioia e della feicità che hai a disposizione: l’Eden ce l’hai fra le mani!

Questo è ciò che davvero conta: il progetto, la storia, i buoni propositi politici, concrete possibilità di realizzare il bene comune e di gustare la gioia su uno sfondo complessivo di benignità e di compiacenza possono, con la difesa del territorio, realizzare quello che si è trascurato per superficialità e sciatteria e biechi interessi di arricchimento.
Nella sua visione limpida, nell’idea di altri uomini, spuntati da bassi sentieri, il futuro si consuma nel presente e la socialità viene finalmente a coincidere con l’individualità di ciascuno.

Per il coraggio di altri sinceri innamorati dell’Appennino che scandiscono le sue pagine nella storia dell’Appennino si stanno forse congiungendo le vie del cielo e della terra.

Buona lettura.

antonio

Camminata urbana per M’illumino di Meno 2018

Quest’anno M’illumino di Meno è dedicato al camminare.
Un passo è una piccola cosa. Ma unendo i passi di molti si può arrivare alla
Luna
.

Sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo.
Entro il 23 febbraio 2018, giorno di M’illumino di Meno quattordicesima edizione, vogliamo simbolicamente raggiungere la luna a piedi e sono 555 milioni di passi: abbiamo dunque bisogno del contributo di tutti.

Movimento Tellurico, in collaborazione con FederTrek, propone una camminata urbana di circa 6 km e durata stimata di 2 ore, comprese soste per alcuni interventi di riflessione.

Camminando con le nostre lampade frontali a basso consumo o ricaricabili a manovella, saremo come uno sciame di lucciole umane mentre attraverseremo punti simbolici della città parlando di risparmio energetico, inteso in senso lato: dal costo dei carburanti che inquinano l’aria per trasportare acqua minerale dall’estremo Nord fino in Sicilia o dal Sud in Piemonte, agli imballi sovrabbondanti utilizzati per le merci in vendita nei supermercati.

Rifletteremo insieme sugli infiniti sprechi di una società consumistica che per sopravvivere ha la primaria necessità di distruggere beni e persone soltanto per replicare se stessa.

Parleremo anche delle 4 R: Riduci, Riusa, Ricicla, Recupera.

 

Programma e itinerario

Appuntamento: venerdì 23 febbraio | Roma, Piazzale Ostiense | Ore 19:30

Passeremo alla Città Eco-Solidale per parlare di riuso, alla Città dell’altra Economia e alla sua Ciclofficina, attraverseremo l’ex Mattatoio di Testaccio per parlare degli infiniti sprechi degli allevamenti intensivi, per poi raggiungere Via della Luce a Trastevere e salire al Gianicolo per vedere i monumenti di Roma oscurati… o meglio: visibili sotto una luce diversa.

Invitiamo tutti a portare con sé una piccola lampada frontale!

Per info e prenotazioni: movimentotellurico@gmail.com| 347 065 9191 (Cecilia)

La partecipazione alla camminata è gratuita. Saranno solo raccolti contributi liberi a sostegno del nuovo progetto di Movimento Tellurico in collaborazione con APE e FederTrek: il Cammino nelle Terre Mutate, itinerario escursionistico nei territori colpiti dai terremoti, come forma di sostegno alla ripresa delle comunità montane per mezzo del turismo lento.

Evento Fiastra 30 giugno: “In cammino sui Monti Sibillini”

In cammino sui Monti Sibillini
30 Giugno – h.19.00
@Rifugio Il Tribbio – Fiastra (MC)

Il 30 giugno a Fiastra (MC), presso il Rifugio Il Tribbio, si terrà “In Cammino sui Monti Sibillini” un’iniziativa promossa da Movimento Tellurico, RicostruiAmo Fiastra, Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Legambiente per promuovere gli itinerari percorribili del Parco a seguito degli eventi sismici dello scorso anno.

L’evento si terrà in occasione dell’arrivo della “Lunga Marcia nelle Terre del Sisma”, una carovana solidale che porterà oltre 100 camminatori da Fabriano a L’Aquila per dar risalto ai diversi aspetti della ricostruzione, compreso quello ambientale e turistico.

L’incontro si realizzerà a Fiastra, una delle porte d’accesso privilegiate per tornare a camminare e a godere della natura del Parco, a cominciare dal Grande Anello dei Sibillini, il principale itinerario escursionistico dell’area protetta. Infatti, proprio il Grande Anello risulta interamente percorribile con brevi interruzioni, in corrispondenza di Visso e Campi, che non creano particolari problemi di circolazione.

All’iniziativa interverranno:

Alessandro Rossetti – Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Livia D’Andrea – RicostriAMO Fiastra
Gianfranco Borgagni – Legambiente Marche
Maurizio Serafini – Arte Nomade
Alberto Renzi – Movimento Tellurico

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25 aprile: Trekking urbano Earth Day 2017

Giornata della Terra… senza muri e senza confini

Celebriamo l’Earth Day 2017 percorrendo Roma in movimento lento: 10 km di passi e tante storie da raccontare, perché il movimento è il respiro del pianeta, il movimento non conosce frontiere.

L’uomo nasce migrante, fin da quando Lucy ha lasciato il Corno d’Africa per colonizzare il mondo… E la storia s’incarica puntualmente di smascherare l’inutilità dei muri eretti a custodi dell’egoismo e del potere.

Finché nel mondo globalizzato ci saranno guerre imperialistiche per il controllo delle riserve di combustibili fossili ed eclatanti differenze di reddito, di aspettativa di vita, di giustizia fra l’Africa e il resto del mondo, inevitabilmente ci saranno migrazioni in cerca di una vita migliore. Nessuno emigra a cuor leggero, nessuno lascia felicemente la propria terra d’origine, i luoghi dove ha mosso i primi passi e provato le prime emozioni.

Nel nostro Paese sempre più vecchio e con sempre meno natalità, se negli ultimi 15 anni non avessimo avuto nuovi cittadini immigrati oggi avremmo 5 milioni di abitanti in meno e inevitabili conseguenze su tutti gli equilibri macroeconomici della nostra società, mentre l’Appennino dei terremoti è sempre più a rischio abbandono e gli eventi tellurici degli ultimi mesi hanno accelerato un processo di spopolamento già in atto da molti decenni.
Per questo gli immigrati sono una Risorsa, non un problema.

INFORMAZIONI

Partenza: appuntamento ore 8:15 al Piazzale della Stazione Roma Tuscolana
Arrivo: ore 13:30 al Villaggio per la Terra, allestito per l’Earth Day al Galoppatoio di Villa Borghese.

La partecipazione alla nostra camminata è gratuita, chiederemo soltanto un contributo volontario da destinare ai progetti di solidarietà del gruppo di volontariato Baobab Experience di Roma.

Dalle 14:00 alle 15:30 si terrà una tavola rotonda dedicata al tema dei cammini attraverso le esperienze di associazioni affiliate a FederTrek che porteranno le loro testimonianze e racconteranno i loro progetti:

  • Movimento Tellurico, promotrice del progetto nazionale “Lunga marcia per l’Aquila”, si soffermerà sul tema della ricostruzione e promozione dei territori colpiti dal sisma, affrontando la questione dal punto di vista dei migranti.
  • Sentiero Verde, storica associazione di Federtrek, racconterà invece la storia della ideazione del nuovo percorso escursionistico “A piedi con Benedetto”, che si snoda dal cuore della città di Roma e arriva fino a Subiaco.

Interverranno:

  • Enrico Sgarella (Presidente Movimento Tellurico)
    La Lunga Marcia per l’Aquila e il ruolo dei migranti per i territori colpiti dal sisma

  • Pietro Pieralice (Presidente Sentiero Verde)
    Il progetto di realizzazione del Cammino di San Benedetto

  • Saranno inoltre ascoltate le esperienze e le storie del Baobab Experience di Roma e dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) Progetto SabinaModera: Ilaria Canali (Federtrek Comunicazione)

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Il punto sulla situazione a L’Aquila a 8 anni dal terremoto

Nell’immediatezza del sisma c’era chi contestava la scelta sciagurata di creare 19 nuove “New Town” disperse nel territorio in un’area più grande di quella compresa all’interno del raccordo anulare di Roma con strutture abitative che non avevano nulla di “provvisorio” ma che al contrario avrebbero creato più problemi, nel futuro prossimo e remoto, per essere conservate e/o smantellate o comunque gestite.

In un qualche modo ciò avrebbe condizionato i tempi della ricostruzione o l’idea stessa di riuscire a ricostruire una “New Town” aquilana, città storia fra le più belle in Italia, dov’era ma Meglio di com’era..

Il libro all’epoca scritto da Georg Frisch si intitolava “Non si uccide così anche una città?”.

L’Aquila (def) pubblicazione Georg Frisch

Molte delle difficoltà attuali dell’Aquila, città che non è più quello che era e che andrà in un qualche modo ripensata e rifondata, per quanto riguarda il suo centro storico; difficoltà che vengono puntualmente individuate e descritte nella “visita guidata” di Legambiente che pubblichiamo (vedi in fondo) derivano da quelle scelte sciagurate, dalle speculazioni che facevano “ridere” molti amici degli amici che hanno accompagnato la costruzione delle New Town, dalla totale mancanza di un pensiero sistemico ed ecologico in chi a livello dei più alti poteri dello stato dovrebbe prendere le decisioni “giuste” nell’interesse della popolazione nell’immediatezza dei disastri.

Ancora oggi c’è chi sostiene che quella delle New Town era l’unica scelta possibile. Non è vero, naturalmente, ma manca ora la possibilità di una controprova. Quello che appare eclatante,  oggi con i terremoti del centro appennino, ieri con quello dell’Aquila è la totale mancanza di preparazione dello Stato, la (voluta?) mancanza di una legge che pianifichi le attività da porre in atto, la prevenzione nel senso di esser pronti prima, nelle zone in cui è certo che si verificheranno futuri terremoti, ad affrontare le emergenze, avendo già individuato le aree in cui impiantare i moduli abitativi provvisori, predisposte agli allacci alle utenze, con uno stock di prefabbricati immediatamente disponibili a livello centrale.  In un mese le sistemazioni provvisorie potrebbero essere pronte e la gente non dovrebbe essere sfollata al mare per mesi e forse anni. Prevenzione altresì nel senso di una campagna d’informazione per i buoni comportamenti da tenere in caso di sisma (campagne Edurisk) che diminuiscono il rischio e riducono le vittime fino al 50%. Prevenzione nel senso di una messa in sicurezza strutturale di tutti gli edifici pubblici, delle scuole e degli ospedali che devono rimanere in piedi, sicuri ed aperti.

La prontezza degli interventi d’emergenza (In tal senso nulla da dire sulla Protezione Civile ma soprattutto sul grande cuore delle decine di migliaia di volontari che si muovono per la solidarietà immediata) , la velocità nell’approntamento delle strutture abitative provvisorie, il coinvolgimento delle popolazioni nel controllo stesso del territorio e nella sua cura, sono gli strumenti per mantenere gli abitanti vicini alle loro case, alle loro piazze, alle relazioni umane che costituiscono tutte insieme una città e impedire l’abbandono del territorio e la perdita di abitanti in contrade già duramente colpite dalla migrazione economica.

Questo è anche il messaggio che vogliamo privilegiare quest’anno con la Lunga Mrcia 2017 , nelle terre del sisma, lungo le faglie dell’Appennino dal 28 giugno (Fabriano) al 8 luglio (L’Aquila)

Enrico Sgarella

Presidente dell’APS Movimento Tellurico, trekking ecologia e solidarietà.

visita-guidata-aquila  LEGAMBIENTE

 

Domenica 26 marzo: Trekking urbano dal Quadraro a Torpignattara

Domenica 26 marzo proponiamo una nuova camminata urbana alla scoperta della storia e delle storie dei quartieri romani Quadraro e Torpignattara: Una camminata tra rEsistenze E cambiamenti.

Si tratta della seconda tappa di un percorso urbano fra piccole e grandi storie di Resistenza e cambiamento, raccontate da individui e rappresentanti di realtà associative locali che incontreremo camminando tra i due quartieri.
Con i nostri passi vogliamo unire queste storie. E le vogliamo idealmente unire anche alle storie di resistenza di quanti oggi, nelle zone terremotate del Centro Italia, ostinatamente, coraggiosamente, difendono il loro diritto a continuare a vivere sulle loro terre. A loro andranno le donazioni che raccoglieremo lungo il cammino.
La prima giornata svoltasi da Cinecittà al Quadraro il giorno 19 febbraio ha riscosso grande partecipazione. Invitiamo chi era venuto a continuare il cammino con noi. E speriamo che nuovi camminatori si uniscano!

Per organizzare al meglio il percorso è importante sapere quanti saremo: vi chiediamo quindi di comunicare la vostra partecipazione ai contatti sulla locandina.
Stiamo anche cercando di organizzare un pranzo insieme, a prezzi contenuti, dopo la camminata. Fateci sapere se siete interessati.

I fondi raccolti saranno destinati a iniziative di solidarietà nei confronti di persone, famiglie, piccole aziende che hanno perso tutto con il terremoto. Raccoglieremo le donazioni lungo il cammino. E’ anche possibile effettuare un bonifico bancario, indicando: “aiuto per Norcia “e aggiungendo i dati e indirizzo email sul conto Banca Etica di Movimento Tellurico: IBAN IT17Z0359901899050188527211

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5 Marzo 2017 – Festa dell’Altra Neve

Camminata di solidarietà nelle terre del sisma

Ore 9:45 – Macereto di Visso (MC)

Domenica 5 marzo l’Associazione Movimento Tellurico, nell’ambito della Festa dell’altra neve promossa da FederTrek, organizza una camminata solidale nel cuore del Parco dei Monti Sibillini per esprimere solidarietà alle popolazioni che sono state duramente messe alla prova dai terremoti dello scorso autunno.

L’iniziativa si svolgerà nella località di Macereto, a cavallo tra i comuni di Visso e Ussita (MC), con ritrovo alle ore 9.45 presso il caseificio della Tenuta Scolastici: un’azienda che rappresenta un’eccellenza gastronomica del territorio (Presidio Slow Food) e che nonostante le difficoltà continua ad andare avanti con la produzione. Marco Scolastici, con la passione dei suoi 28 anni, ci racconterà la sua storia di imprenditore che nella tragedia ha trovato la forza, e la fortuna, di poter continuare la sua attività.

La camminata si svolgerà lungo uno splendido itinerario adatto a tutti, con uno spettacolare affaccio sul Monte Bove innevato e sul Santuario di Macereto. Con noi cammineranno alcuni abitanti del territorio che, insieme a Marco, non hanno voluto abbandonare la loro terre in questi mesi invernali.

Al termine della camminata è previsto un pranzo presso il Ristorante La Mezza Luna di Ussita, che ha riaperto la sua attività da qualche settimana.

Menù 15 euro: un primo, due contorni, formaggio di Scolastici, vino, acqua e caffè.

N.B. Per accedere a Ussita è necessario comunicarci preventivamente nominativo del conducente e la targa dell’automobile, in modo da poter ottenere i permessi per accedere.

INFORMAZIONI:

Punto di incontro: ore 9.45 presso Tenuta Scolastici: https://goo.gl/maps/t7X9V6Fa8772

Durata camminata: 3h – Lunghezza: 9 km

Difficoltà: adatta a tutti

Spese: eventuale affitto ciaspole in caso ci fosse neve.

 

COME ARRIVARE: 

Partenza in macchina o bus (da Roma) in relazione al numero di partecipanti.

Per chi viene da Roma (o dall’Umbria) consigliamo di prendere la SS77 che da Foligno- Civitanova Marche, uscire a Muccia e percorre la SP 209 in direzione Visso sino al 70 km in cui sulla sinistra troverete le indicazioni per il Santuario di Macereto – Cupi.

 

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Tel. 3284194746 – Mail movimentotellurico@gmail.com

APPELLO PER LA LUNGA MARCIA 2017

Lungo le Faglie dell’Appennino Centrale

28 giugno – 8 luglio | Da Fabriano a L’Aquila
www.lungamarciaperlaquila.it

La Lunga Marcia 2017 (VI edizione) si svolgerà dal 28 giugno all’8 luglio attraverso i territori che sono stati duramente colpiti dagli eventi sismici degli ultimi mesi. Sarà uno scenario di Terre-Mutate, in cui amministrazioni e cittadini stanno lavorando duramente per ricostruire il proprio futuro. A loro vogliamo prima di tutto esprimere la nostra solidarietà unendo idealmente, con una lunga sequenza di passi, le zone colpite dagli ultimi eventi sismici con L’Aquila, città assurta a simbolo delle distruzioni che un terremoto può provocare.

L’obiettivo della nuova edizione è tessere reti di relazioni solidali per dar voce alle necessità, ai progetti e all’impegno di cittadini e associazioni che si sforzano di resistere per ricostruire una nuova prospettiva di vita.

È tuttavia un dato di fatto come la gestione dell’emergenza post sisma e il successivo avvio della ricostruzione vengano gestiti con una eccessiva lentezza. L’Italia, Paese nel quale i terremoti sono da sempre un dato di realtà, non dispone ancora di un piano di intervento nazionale da attuare a seguito di un evento tellurico o di altri disastri. Tutto viene spesso reinventato come fosse la prima volta e ogni volta si verificano lungaggini dovute alle inevitabili incertezze burocratiche. Tali lungaggini favoriscono inevitabilmente l’abbandono del territorio, spesso in zone già colpite dallo spopolamento e dalla crisi economica.

Al contrario, la tempestività dell’intervento e la permanenza dei cittadini nei propri luoghi di residenza rappresentano, oltre alla rapidità nella ricostruzione, elementi essenziali per favorire la resilienza delle popolazioni.

Con la Lunga Marcia 2017, in linea con quanto proposto dagli ordini di geologi, ingegneri e architetti, richiediamo alle Istituzioni di lavorare per gestire al meglio l’emergenza dopo i disastri e ridurre i danni per mezzo di un’adeguata prevenzione. È necessario partire dagli studi portati a termine dall’INGV da cui emergono informazioni sempre più precise sulle zone a maggior rischio sismico e si individuano le aree per le quali è presumibile attendersi future scosse. È fondamentale pianificare preventivamente le procedure da seguire in caso d’emergenza nei comuni siti in tali zone, con il coinvolgimento attivo dei cittadini (a livello esemplificativo: avere a disposizione uno stock di casette a livello centrale, avere già individuato preventivamente le zone dove sistemarle, avere già predisposti i punti d’allaccio alle utenze).

Contemporaneamente, in linea con il progetto Edurisk dell’INGV, proponiamo che si incentivi un processo di educazione al rischio nei territori vulnerabili (per ridurre del 20% – 50% le morti provocate da eventi disastrosi) attuando alcune buone pratiche di prevenzione, tra cui: coinvolgimento delle popolazioni nella preparazione e diffusione dei piani di protezione civile, trasparenza e comunicazione sulla sicurezza sismica degli edifici pubblici, segnalazione delle aree di sicurezza, progettazione di piani di sviluppo del territorio che tengano conto del rischio e coinvolgano attivamente la comunità locale.

Per perseguire tali obiettivi serve un impegno comune fra chi il terremoto lo ha già subito e punta a una ricostruzione veloce e adeguata e chi, pur non avendo subito danni, si trova a vivere a cavallo delle faglie in zone a rischio sismico accertato. Occorre una comunanza d’intenti, unire le forze per un progetto unico, ambizioso, di reale cambiamento culturale prima ancora che materiale. Non è più possibile aspettare passivamente la prossima scossa senza fare nulla!

Lunga Marcia 2017 “Lungo le Faglie dell’Appennino” per solidarietà, ricostruzione e prevenzione antisismica.
P
er una vera grande opera utile a tutto il Paese!

 Se intendi far parte della rete di associazioni che supportano l’iniziativa scrivi a: movimentotellurico@gmail.com

19 febbraio 2017: trekking urbano “Dagli Acquedotti a Quadraro”

Quadraro 19 febbraio

DAGLI ACQUEDOTTI AL QUADRARO
Storie e incontri su vecchie e nuove resistenze

    • Un trekking breve ma intenso, solo 8 km, con tanti incontri, storie, emozioni. Un piccolo allenamento per le gambe, un grande allenamento per il cuore.
      L’escursione è gratuita, eventualmente chiederemo ai partecipanti solo un contributo, assolutamente volontario, per alcune piccole realtà produttive della zona di Norcia colpite dal terremoto.*
      Al termine, possibilità di un piccolo pranzo insieme (prezzo agevolato) presso la Locanda dei Girasoli.
      Ci accompagnano: Paolo, Fernando e Silva.
      Collaborano alla realizzazione: i Volontari del Parco degli Acquedotti, l’Associazione Baracca e Burattini, Gazebike, la Locanda dei Girasoli, Livio Curatella, Riccardo Sansone.

Cliccare qui per l’evento Facebook

 

*L’area colpita dal terremoto dello scorso autunno-inverno è davvero vastissima e si estende su 4 regioni. Innumerevoli sono i problemi di rilancio dell’economia in tante zone già impoverite da una consistente emigrazione economica.

Dopo aver contribuito all’acquisto di una tensostruttura per aiutare un allevatore di Sommati di Amatrice, abbiamo pensato di chiedere nuovamente un piccolo aiuto a chi cammina con noi per aiutare tre amici di Norcia:

      • Maurizio, che nel terremoto ha perso 70 pecore e tutta la sua azienda e deve ripartire da zero.
      • Guerrino, che con i suoi due fratelli e le rispettive famiglie affronta un futuro incerto dopo che il crollo della stalla lo ha privato del ricovero per una parte dei suoi bovini.
      • Catia e il marito, che avevano uno dei più avviati negozi di salumi proprio di fianco alla cattedrale di San Benedetto: dopo aver visto la casa di famiglia totalmente abbattuta dalla scossa del 30 ottobre, oggi tentano di tirare avanti vendendo quel poco che è rimasto in un casolare in mezzo alla campagna, dove non si sa neppure come arrivare.Non pretendiamo di poter aiutare tutti in una situazione di cui la lentezza dell’intervento di chi ci dovrebbe pensare è più che mai colpevole.
        Ma cominciamo da loro.SE vuoi contribuire anche tu, fai una donazione indicando nella causale “Aiuto per Norcia” e aggiungendo i tuoi dati e il tuo indirizzo email sul conto Banca Etica di Movimento Tellurico: IBAN IT17Z0359901899050188527211