Passi nella memoria
Un evento di
“Il cammino di Antigone”
Pisa | 24 aprile 2022
Movimento Tellurico in collaborazione con il Comitato Provinciale ANPI di Pisa propone per domenica 24 Aprile 2022 una camminata urbana che vuole connettere il ricordo delle stragi compiute dalle truppe tedesche in ritirata, nell’estate del 1944, con quello legato al Giorno della Memoria (27 gennaio), “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Partiremo da via Sant’Andrea, dalla casa che fu l’abitazione di Giuseppe Pardo Roques, presidente della Comunità Israelitica in cui il 1° agosto del ’44 irruppe una pattuglia di SS: i militari nazisti, dopo essersi fatti consegnare le ricchezze di sua proprietà, rinchiusero 12 persone correligionari e amici cattolici in un locale assassinandoli con bombe a mano e mitragliatori. Da qui cammineremo fino a San Rossore, dove il 9 agosto del medesimo anno una squadra di SS penetrò in un rifugio sito presso l’idrovora e uccise barbaramente nove persone che vi si erano rifugiate, tra cui 4 giovanette, rispettivamente di 12, 13, 16 e 17 anni di età e dove il 5 settembre del 1938, nella villa che fu dei Savoia, Vittorio Emanuele III firmò il primo degli ignobili decreti razzisti: il “Regio decreto n. 1381″.
La camminata è da inserire negli eventi programmati dall’associazione Movimento Tellurico per la costruzione di un nuovo cammino escursionistico, il Cammino di Antigone, che vuole legare fra loro i luoghi più noti delle stragi compiute da un lato e dall’altro dell’Appennino tosco-emiliano durante l’ultima guerra, tra agosto e settembre 1944, nei confronti di anziani, donne e bambini. Vogliamo costruire – insieme a tutti quelli che vorranno partecipare – un cammino che da Pisa, dalla piazza del Duomo, porti sino a Bologna, al Cimitero militare polacco, toccando alcuni luoghi simbolo della follia omicida dai nazifascisti, quali Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole Marzabotto, oltre a molti altri che purtroppo si affollano nel territorio compreso fra le due città.
I recenti avvenimenti bellici, il “crimine di aggressione” (art.8 bis Statuto istitutivo della Corte Penale Internazionale) compiuto da Putin nei confronti del popolo ucraino rende ancor più attuale questo progetto. Esso si pone un duplice obiettivo: il primo è quello di conservare la memoria di stragi di guerra che violano il “limite di Antigone”, quello che non accetta in nessun caso che sia possibile esercitare violenza nei confronti di popolazioni inermi. Il secondo è quello di favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei meccanismi di manipolazione e condizionamento che hanno consentito che ciò avvenisse, riflettendo su come sia potuto accadere a un uomo di non riconoscere più il proprio simile e di trasgredire le leggi «non scritte e incrollabili degli dèi… [che] non sono di oggi o di ieri, ma sempre vivono, e nessuno sa da quando apparvero» (Sofocle- Antigone). La memoria evocata nel cammino servirà non solo a non dimenticare chi fu suo malgrado vittima della barbarie, ma anche a spingere per un impegno attivo affinché ciò non si debba ripetere mai più e rafforzare i poteri ancora deboli della Corte dell’Aia. Dovrà essere un monito per impedire che si arrivi «a questa alienazione primordiale, [nella quale] si genera l’aggressività più radicale, il desiderio della scomparsa dell’altro», come scrive Jacques Lacan.
Per cancellare quest’ombra minacciosa è necessario costruire riti civili che spingano verso una consapevolezza umana in grado di rifiutare sempre e comunque l’offesa verso persone innocenti e inermi. Questo come primo passo verso il sogno di un mondo nel quale i conflitti si risolvano con modalità che escludano sempre e comunque la guerra. Senza se e senza ma, come diceva Gino Strada.
Il Cammino di Antigone vuole essere dunque un rito civile, un percorso tracciato in modo che ogni passo e ogni camminatore si facciano promotori di un futuro in cui non si debba più portare il peso di memorie così tragiche, in cui nessuna bocca rimanga serrata per paura di alzare la voce contro un potere senza umanità.
Vogliamo trasformare quella che viene ricordata ancor oggi come “la marcia della morte” che attraversando Versilia e Lunigiana giunse alle porte di Bologna, in una “marcia della pace e del diritto dei popoli”.
Passi nella Memoria
Programma dell’evento
Domenica 24 aprile 2022 ore 9.30 ritrovo in piazza S. Francesco davanti alla chiesa omonima
Via Sant’Andrea 22: in memoria di Pardo Roques e del l’eccidio del 1.8.1944
Piazza dei Cavalieri: in Memoria di Vinicio Biagini e de il “Sardo”, giovani operai fucilati dai nazifascisti il 24.7.1944
Piazza Duomo in Memoria dell’Arcivescovo Gabriele Vettori con narrazioni e interventi
Breve pausa ristoro
10.30: Viale delle Cascine: Rotatoria Anna Frank
Tenuta di San Rossore Cascine Vecchie : in Memoria di Agostino Bragazzi
Tenuta di San Rossore Cascine Vecchie: pannello di ricordo e di condanna della firma delle Leggi razziali da parte di Vittorio Emanuele III il 5 settembre 1938
Tenuta di San Rossore Cascine Vecchie: ricordo della strage di due famiglie presso l’idrovora
NOTE: lunghezza percorso km 6,1 pianeggiante. Scarpe comode da passeggio adatte al tempo meteorologico. La camminata si svolgerà nel rispetto delle norme vigenti di profilassi anticovid, rispettando il divieto di assembramento e/o indossando la mascherina, oltre che nell’osservanza dei buoni obblighi di comportamento per il transito pedonale.
Durata totale dell’evento: circa 3 ore.